domenica 10 maggio 2020

Complemè

Sabato era il mio trentacinquesimo compleanno.
Nonna ha detto che è un’eta bellissima perché non sei stupido (mi rendo conto sia un termine forte, ma volevo citarla alla lettera!) come i ragazzini, ma hai una mente adulta in un corpo ancora giovane di cui puoi ancora approfittare.
Pensavo che le misure restrittive dell’emergenza sanitaria, nonostante qualche allentamento, avrebbero fatto passare questo giorno in sordina ed ero già pronta a stappare un Franciacorta con la pur apprezzata ma solita compagnia.
La quarantena, però, ci ha insegnato quanto sia facile rompersi i maroni e quanto sia importante la presenza degli amici. Di quelli veri. Perché poi ti rendi conto di chi vorresti vedere davvero, di chi ti importa un po’ meno e di chi proprio ti risulta pesante come la peperonata unta ad agosto.
Così, senza che io sospettassi niente (il che è strano perché anni di letture thriller mi fanno notare subito gli indizi), i miei amici stavano tramando dietro le loro mascherine e mi hanno organizzato una deliziosa sorpresa.
Li ho trovati tutti all’inizio del sentiero che stavo per intraprendere per fare un po’ di sport all’aria aperta, con bollicine, bicchieri e dolcetti. Ammetto che il mio cuore solitamente di calippo si è sciolto all’istante. E un po’ ho pianto. Non ci vedevamo da due mesi e mezzo ed è stato strano e speciale.
Poi, una volta tornata a casa, è arrivato anche il corriere di Amazon con il massaggiatore per la cellulite: che giornata perfetta!
Ha ragione nonna, è un’età bellissima. Di consapevolezza.
E io sono consapevole di odiare il lunedì, amare il mio nuovo attrezzo del demonio e adorare i miei pazzi amici.

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