domenica 7 agosto 2022

Lndì

Non voglio fare quella che si lamenta sempre eh, però dai.

Sabato. Sveglia alle 04.10, arrivo in culo ai lupi alle 6.30 per tamponare 135 persone. Nonostante l’altitudine, fa un caldo boia, le zanzare sono incattivite, il prato è invaso di quei simpaticoni di ragni vespa e io ho i pantaloncini corti perché sono una minchiona. Giusto il tempo di sudare come il pecorino romano sotto il sole cocente, che -all’improvviso- scoppia un nubifragio, secchiate di acqua in mezzo ai monti, ove non esiste un riparo. Termina questa agonia e faccio per mettermi in auto quando mi avvisano che sul Carso sono scoppiati tre (TRE) incendi: uno che blocca l’autostrada, uno che rende impraticabile il “vallone” di Gorizia, uno sulla statale di Monfalcone, che, nelle sue parti risparmiate dalle fiamme, viene utilizzata dai volontari della protezione civile per cercare di mitigare i danni e che, quindi, è impraticabile. Risultato: 3 ore di viaggio in Slovenia per 40 km in linea d’aria, dietro ad un camper di svizzeri tutto dipinto a funghetti. Non prende il telefono e neanche spotify. Radio Zvrsn per 180 minuti finché parcheggio alle 18.30 e mi trascino a letto.

Quattordici ore di sonno + due di pisolino pomeridiano e domani 05.40 as usual.

Ferie, dove siete?! Me le hanno rubate gli svizzeri con il camper dipinto a funghetti.



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