domenica 1 febbraio 2015

Lo Lunedì

È domenica pomeriggio e la tv è monopolizzata da nani brutti ed elfi fighi, rumorosissimi, che mi fanno venire voglia di marciare sul Fosso di Helm e fare incetta di scalpi per cambiare spesso pettinatura.
Mi vedo costretta a lavorare perché sono troppo pigra per guardare un film di tre ore in lingua originale.
Mi metto al computer e penso che, per una volta, potrei scrivere il blog con qualche ora di anticipo, in modo da sfruttare una percentuale di cervello fresco in più del solito.
Scopro così che mettere insieme letterine e frugare nel labirinto della spiritosaggine per scovare qualcosina da raccontarvi è tanto difficile quante sono le ore che mi separano dall'inizio della settimana.
Mi rendo conto che l'avvicinarsi inesorabile del lunedì, che si fa più intenso nelle ore serali o alla prima luce del giorno, mi è, in realtà, d'ispirazione.
Vorrei uscire a prendere aria e spritz, ma il mio consorte non sembra intenzionato a togliersi di dosso il pigiamino di ciniglia (il pigiamino di ciniglia!) e lo vedo troppo appassionato da Tolkien per disturbarlo con vane richieste.
Vorrei uscire e vivere la vita, ma una pila di articoli sul tavolo mi fa sentire in colpa.
Vorrei uscire, ridere, volare. Volare come un bombo, contro ogni legge della fisica. Ma febbraio mi tarpa le ali ed allora mi vedo costretta ad atterrare col culo sulla sedia, innanzi al computer.

Lo sguardo si posa svogliato sullo schermo della televisione e scorgo un elfo, così biondo, magro e bello. Coraggioso, senza macchia e senza ricrescita. Ed ecco: vorrei essere così.
Agli elfi, del lunedì, cazzogliene.

Lo Hobbit, The desolation of Monday
Tutti i lunedì, alle 7.30, nelle migliori sale.

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