È arrivato Olaf. Ed è tutto un purrrr.
Olaf, re dei Gini, siberiano coi baffi, stamattina mi ha svegliato entusiasta pensando fosse un giorno della settimana come gli altri.
Povero piccolo. Ancora non ha capito.
Per lui è ancora tutto scoperta, tutto fonte di curiosità, tutto gioia.
Fa purrrr e mi guarda con la testina un po' piegata come a chiedermi "cazzo hai?".
Olaf, mia piccola palla di pelo (grigio, in modo che tu possa ben abbinarti al divano), un giorno non lontano ti renderai conto del perché, questa mattina, non ho molta voglia di lanciarti un milione di volte quel topino di lana che tu - e solo tu - trovi così divertente.
Ti strusci sulle mie gambe mentre mi faccio una pera di fibre e yogurt e mentre mi rotolo per terra nel vano tentativo di indossare con facilità il costume da piscina.
Olaf, con questo nome nordico che ti abbiamo appioppato e che utilizzeremo molto poco, mi guardi e continui imperterrito a fare purrrr. E mi sembra che tu non capisca.
Poi, improvvisamente, scendi dalle mie ginocchia dove ti stai facendo sfrugnettare e vomiti una palla di pelo.
Vomiti.
E allora capisco, Olaf, che tu sei il gatto per me: il lunedì ti fa venire la nausea.

Nessun commento:
Posta un commento