L'ho capito stamattina ed è tutta colpa mia.
Tutta colpa mia: ho pensato bene di fargli asportare gli zebedei di venerdì mattina, giusto in tempo per il weekend.
Tutta colpa mia: sabato gli ho riempito la casa di persone gaudenti per la ricorrente festicciola di Natale. Come vi sentireste voi se vi avessero appena privato della vostra virilità e se tutt'intorno ci fosse gente che, per di più, continua a ricordarvi quanto siete carinij e pucciosinij?
Tutta colpa mia: non ho controllato che i nostri amici, colti da un impulso di generosità innanzi a due occhioni imploranti, non gli allungassero pezzettini di cibo sotto il tavolo. Così, la povera bestiola ha passato la domenica a rigettare tutte e nove le sue potenziali anime. Fortunatamente non sul tappeto.
È stato un weekendmmerda per il mio esemplare unico di topocuore, che ora guarda al lunedì con aria sollevata.
Lo osservo puntare già l'albero di Natale.
E la mia speranza di vedergli indossare il cappellino con le corna da renna svanisce.
Mi sarebbe piaciuto allegarvi una foto come augurio di Natale, visto che è alle porte.
Natale...
Natale (quando arriva, arriva) quest'anno cade di venerdì.
E il mio gatto già si tocca le balle.
Ah, no. Non le ha più.
È con il mio cuoricione al fiordifragola che vi faccio i miei migliori auguri affinché possiate trovare sotto l'albero tutto ciò che più desiderate e che più può rendervi felici.
Ah, no. Non le ha più.
È con il mio cuoricione al fiordifragola che vi faccio i miei migliori auguri affinché possiate trovare sotto l'albero tutto ciò che più desiderate e che più può rendervi felici.
Come, ad esempio, nel caso specifico del mio gatto, due maroni nuovi di zecca.
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