Poco prima di accingermi a scrivere queste solite righe, mi stavo facendo una cultura grazie alla copia di Gente, settimanale di attualità, che la mamma mi ha lasciato sul comodino. Una traccia di lei, una madeline.
Ho scoperto che ne è stato modificato il formato, così come lo ricordavo, per renderlo più agevole tra le mani del suo affezionato pubblico agée, ed il font, decisamente ingrandito affinché i presbiti possano godere appieno della lettura.
Scopro così che Antonella Clerici, lasciato il suo giovanissimo compagno portoricano -con il quale si era meritata il mio plauso- per un distinto signore suo coetaneo, ha perso ben (?) 5 chili. Che sono quelli che io prendo solo a pensare ad un Lindor e che poi perdo in una sessione di nuoto intenso sempre che io abbia espletato le mie necessità fisiologiche. Con la differenza che a me non dedicano né copertine patinate né interviste. Forse perché il Movicol non fa notizia.
Leggo con fervore l’articolo sul fidanzamento di Henry d’Inghilterra e rifletto sul fatto che egli restava l’ultimo principe disponibile per le fanciulle della mia generazione, che hanno visto soffiarsi sotto il naso l’ultima possibilità di diventare principesse.
Trovo altresì curiose le scelte di stile effettuate dal collaboratore che si occupa della rubrica di moda: a Natale e Capodanno, quest’anno, il rosso va inaspettatamente un casino.
Non so perché ma è come dal parrucchiere: non posso fare a meno di leggere Gente che parla di gente.
Ringrazio la mamma, che è stata qui nel weekend assieme a papà regalandomi così tanta gioia che non sto neanche pensando che domani è lunedì. Ringrazio la mamma per questo cadeau, per questa copia di Gente che racconta della gente, e che ora torno a leggere.
Ringrazio lei e papà per avermi distratta dal mio unico e terribile pensiero della domenica sera.
E mando loro un bacio che viaggia ai 330 km/sec e che se ne infischia del maltempo in Nord-Italia.
Nessun commento:
Posta un commento