È lunedì. Per la gioia dei vecchietti, è lunedì.
Questo è stato, infatti, un weekend di faida intestina -svoltasi a suon di tonanti ma divertentissime lettere, fotoreportage e articoli neri sul giornale locale- tra i cittadini più attempati, evidentemente annoiati e accaldati, e quelli invece ancora in auge, assetati di spritz, discoparty e limonate.
L'agghiacciante titolo secondo cui la città, ridotta a giungla urbana, si starebbe leccando tuttora le ferite profonde lasciate da un malavitoso weekend di sfrenata goliardia (Discoinfernooo!) troneggiava sulle locandine delle poche edicole miracolosamente aperte di domenica.
Leggendo l'articolo intero affiorano alla mente i racconti catechistici su Sodoma e Gomorra, quelli in cui il prete cercava (invano) di rendere scarsamente accattivante la depravata vita dissoluta e far, invece, accrescere l'appeal della castigata morigeratezza (...), in un periodo in cui Geri Halliwell era icona di stile. Dalla lettura si intuisce che il degrado sociale in cui è sprofondata la città è paragonabile a quello del Bronx anni '90. Aspettiamo solo l'arrivo di Whoopi Goldberg che salverà dalla strada tutti noi giovani iscrivendoci ad un talent show, grazie al quale gli adulti lamentosi si ricrederanno sentendoci cantare come angeli Oh Happy Day!
L'articolo narra di ragazzi che tornano a casa alle prime luci dell'alba (sia mai!), che sorseggiano birre in compagnia (cos'è questa novità squilibrata?), che ridono e scherzano rumorosamente in preda ai fumi di un'adolescenza esplosa all'improvviso (sarà sicuramente colpa degli ormoni steroidei contenuti nella ciccia), narra di cassonetti pieni di pattume (ma dai!), di negozianti costretti a potare la siepe all'esterno del negozio (mi sfugge incredibilmente la consecutio...).
Oggi, invece, è lunedì e tutto tace. Per la gioia dei vecchietti.
Ma non per la mia.
Lunedìmmorigerato.
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