domenica 21 luglio 2013

Mmerda poetica

Arde la canicola e caldo fa di giorno,
io vado a lavorar, che mestizia tutt'intorno.
Vorrei andar al mare e cuocer sulle braci,
vorrei fare un bel bagnetto con le vongole veraci.

Vorrei sdraiarmi al sole, abbronzare la mia pelle,
senza correr rischio di sudar sotto le ascelle.
Pezzare la camicia e prendersi la briga
di ricordarsi di asciugar con attenzion del cul la riga.

Dico no alle scarpe chiuse che per forza indosserò,
con l'odor dei miei piedini il Timodore nulla può.
Mentre tutti vanno al mare a giocare col canotto
io resto qui a combatter con il caldo ed il cagotto.

Un paio di susine, due kiwi e uno Yocca
per cercar di diventar dei bagnanti la più gnocca.
Ma con lo sbalzo termico e il condizionatore
mi siedo sul wc cinque volte in poche ore.

E ora che ho introdotto il discorso sulla cacca
posso porre fine a tal poesia così bislacca.
Sono a lavorar, non al sol son le mie terga,
perché oggi, ben sapete, è un bel po' lunedìmmerda.

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