domenica 13 ottobre 2013

Lunedìbbarcolano

Svegliarsi di lunedí è già difficile di per sè.
Svegliarsi di lunedí con il raffreddore è ancor peggio.
Tutta la notte a smoccolare disperatamente nel vano tentativo di far passare un filo d'aria dalle narici occluse da tappi di moccio e pettole...
Ho anche un herpes. Io sono la regina dell'Herpes labialis: non c'è stato un solo momento importante della mia vita in cui io non avessi le labbra tumefatte dal mio cronico compagno di emozioni. Nulla può contro quelle mefistofeliche particelle virali che hanno fatto dei miei gangli nervosi le loro umili dimore. Bastarde, ridono innanzi all'aciclovir e si accaniscono contro le mie mucose riducendomi ad un triste clone immunodeficiente di Alba Parietti. 
Così, in tutte le foto ricordo di vacanze, feste, esami, maturitá, comunione, lauree, io ho l'herpes. Sempre lì. Sempre pronto a uscire allo scoperto. Prima donna virale.
Lunedìnfluenza.
Lunedìsupermmerda.
Però, è stato un bel weekend. Weekend barcolano.
Trieste è una cittá piena di contraddizioni e, a volte, per quanto bella sia, fa anche un po' incazzare.
...ma poi c'è la Barcolana. Ed io le perdono tutto.
C'è la Barcolana e il mare si riempie di vele, come se avessero liberato tante colombe bianche in mezzo ad un cielo troppo blu.
C'è la Barcolana ed io, figlia di un velista e figlia della vela, mi sento a casa.
C'è la Barcolana e, in mezzo a tutti quei gusci di noce grandi e piccoli che riempiono il golfo, ci sono anche mamma&papá ( ❤ )!
C'è la Barcolana e, in barba alle romanticherie, in giro è pieno di velisti, biondi, rudi e fighi.
Ed io mi sento felice.
Quando Trieste si riempie di mare e di sole così, come questa domenica, a me si scioglie anche il muco del naso.
Allora prendiamo questo lunedìmmerda come fanno i marinai, con la loro strampalata filosofia, tanto vera quanto infarcita di turpiloqui, e spediamolo diretto nel culone immenso di una balena.
Buon vento, Trieste piena de mar.

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