Casa nuova, lunedìmmerda. Comunque.
Non fraintendetemi: sono infinitamente gaia per la mia nuova e lindissima reggia, ma da venerdì è iniziata ufficialmente la mia vita da profuga.
Dormo in una casa e ho i vestiti in un'altra.
Mi lavo in una casa e ho l'accappatoio nell'altra.
Voglio farmi un caffè ma non trovo la moka.
Mi faccio un bidè...ho portato gli asciugamanini per il culo?!
Sabato ho preparato due enormi borsoni di vestiti da trasferire in casa nuova e, quando mi sono girata per chiudere la porta della mia quasi-ex stanza, sembrava non avessi spostano nulla: è ancora stracolma di ciarpame e paccottiglie. Potrei risolvere il problema in fretta, con una molotov, ma temo che tutta quella chincaglieria nasconda qualcosa di utile, magari qualche cartaceo indispensabile, qualche documento per il quale qualcuno un giorno potrebbe ricattarmi, qualche oggetto dal valore inestimabile di cui non ricordavo l'esistenza...
Sarà che è lunedì, ma il mio trasloco appare sempre più difficoltoso.
Mi assicurerò di aver messo in salvo le cose di maggior valore e poi valuterò l'ipotesi di acquistare un lanciafiamme. Lo vendono al Brico?
Ah, il Brico! Ormai i commessi mi conoscono per nome nonostante non abbia più bisogno del loro aiuto: mi aggiro nei reparti con più destrezza di quanto non faccia da Zara e so benissimo in quale scansìa trovare i tasselli da cartongesso.
Faccio persino dei sogni assai confusi a tal riguardo:
"Signorina, le serve aiuto?"
"E per cosa? Sono la regina della brugola!"
"Allora la prego di permettermi di consigliarle delle viti che sono un bijoux!"
"Non esiti! Io amo le viti! Porto un 37 e mezzo."
Casa nuova, lunedìmmerda. Sempre e comunque.
Anche perché -trasloco a parte- è stato un weekend di gaudio e bisboccia, con tanto di partecipazione ad una festa di laurea conclusasi nel migliore dei modi e secondo la migliore tradizione accademica: con l'arrivo dei carabinieri.
Intoniamo insieme l'allegra filastrocca che accompagna il catartico momento dell'incoronazione di un neolaureato e che narra le vicende di un dottore, dottore, dottore del buso del cul!
Congratulazioni neodottori, cuccioli dei nostri laboratori!
Forse per voi, oggi, è un lunedì-non-poi-così-mmerda.
Ma, tranquilli, questo senso di pace e libertà, questa rivalutazione del primo giorno della settimana, questo sentimento positivo che sentite oggi nel vostro cuoricino, altro non sono che vane illusioni.
Che vi siate appena laureati, che stiate cambiando casa, che stiate per spiccare il volo, resterà sempre una sola, tremenda, certezza.
Una sveglia. Che suona. Presto. Di lunedì mattina.
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