domenica 18 gennaio 2015

Il lunedì degli altri

La guardo deperire (?) di giorno in giorno e la ascolto (?) lamentarsi.
Faccio finta di capire cosa mi viene detto, quando mi espone, tutta concitata, tecnicismi riguardanti il suo lavoro ed osservo -imperturbabile- incomprensibili grafici che mi descrive con dovizia di particolari che cazzomene.
Succede, talvolta, che mi vengano persino chiesti consigli su cose di cui 1) non mi frega un cazzo e 2) ma cosa vuoi che sappia.
Faccio finta di niente quando lavora in soggiorno ed il rumore dei tasti e della vocina del suo cervello senza filtro mi impedisce di concentrarmi su un film con Kevin Spacey che -lei non me ne voglia- è moooolto più interessante del sistema immunitario degli Invertebrati.
Intanto, cucino pollo e faccio lavatrici.
Mi preoccupo della sua idratazione. Perché del cibo mi sembra che si arrangi ben da sola...
Preparo un tè e combatto contro i piccioni che, nonostante la nostra presenza in casa si sia fatta più assidua, si appollaiano noncuranti sul davanzale facendosi beffe di me. Mi osservano, mi sfidano, e cagano.
Ma almeno mi fanno sentire che c'è ancora qualcuno che mi considera.
Mi trasmettono il calore, che si è fatto latitante, di un organismo vivente.
Provo ad individuare un lembo di pelle sotto il mucchio di fogli, articoli, appunti e libri che troneggiano sul tavolo del soggiorno, della cucina, sul mobiletto davanti al cesso, per verificare che sia ancora viva. Vorrei farle una carezza, ma ho paura. Paura di avvicinarmi a quel mouse incandescente. Paura che a restituirmi una manifestazione di affetto sia l'assistente online di Word.
Sono Giorgio ed oggi, anche per me, è un lunedìmmerda.
Sono Giorgio e di giornimmerda ne vivrò a bizzeffe, finchè la sua tesi di dottorato non sarà rilegata in copisteria.
Sono Giorgio e la cosa seduta davanti al computer credo sia ciò che resta della mia morosa.
Sono Giorgio e il mio numero di telefono è 349351...

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