Babbo Sonounabambinaviziata Natale ha esaudito il mio desiderio e me l'ha messo lì, sotto l'albero.
Ora tutto mi sembra più semplice.
Giusto un anno fa ascoltavamo le note dal sapore gitano proposte da Radio Petofi, in direzione Budapest; quest'anno vi abbiamo fatto ciao dalla Città dei tulipani, dei mulini a vento e delle luridone in vetrina. Perché, a noi, se non fa freddo e se non si rischia il cagotto sotto Capodanno, mica piace.
Che bella Amsterdam! Tanto bella tanto quanto cagare faceva la nostra stanza d'albergo, topaia abbarbicata in cima ad una scaletta a chiocciola così angusta che, con il volume del piumino addosso, avevo piene le balle a girarmi per verificare se Giorgio fosse ancora in vita quattro gradini più sotto. Fortunatamente l'indiano nascosto nella cripta dell'albergo, pronto ad uscire silenziosamente dalla sua tana ogni volta che qualcuno disoccupava il cesso, manteneva un certo livello di igiene nell'unico gabinetto comune del piano. Meritevole anche la colazione a buffet (e si sa che quando si parla di buffet, qui c'è del professionismo) e la posizione centrale, con tanto di signorinaperbene nella botteguccia a luci rosse all'ingresso e una coltre di fumo passivo che pareva di essere in Valpadana.
Visto tutto. Camminato molto. Mangiato altrettanto.
E, a proposito di ingerire nutrienti, non ci siamo certo risparmiati durante il nostro italianissimo Cenone di fine anno. I fagottini ai broccoletti (oh, non so cosa dirvi, ma per me i broccoli sono come la Nutella!) che la mia amica Claudia ha fatto magicamente uscire dal suo meraviglioso forno, hanno fatto iniziare così bene il mio 2015 che ho ritenuto opportuno nasconderli a Giorgio e mangiare di soppiatto quelli avanzati sulle scale di casa il giorno seguente.
Amici, cibo, viaggi, bisboccia. Ho dato il via all'anno dei miei 30 anni nel modo migliore possibile.
Ma, come ben si sa, il gioco è bello quando dura poco. (Che cagata.)
Ma, come ben si sa, il gioco è bello quando dura poco. (Che cagata.)
Ora, infatti, ci attende il rientro dei campioni. Un mercoledìmmerda come pochi.
Lavoro, tesi, dieta. Mesi di privazioni e non posso neanche approfittare dei saldi - piccolo lumicino nel cupo grigiore che mi attende - perchèdevomettereviadeisoldini.
Lavoro, tesi, dieta, no party.
E solo sa come arriverò a marzo.
Fatemi compagnia voi, amici miei. Numerosi come sempre, lamentosi come mai.
Statemi vicino.
Lunedìmmerda 2015.
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