Era il 1985 e le nostre mamme erano impegnate ad asciugarci la bava e a cercare di interpretare i primi versetti e lallazioni che, anni dopo, sarebbero diventati dei chiari e scanditi "che coioni, è lunedì!".
Era il 1985, ben trent'anni fa, quando le nostre mamme ci introducevano in un mondo in cui risuonava Shout dei Tears for Fears e Veronica Ciccone c'aveva un fiocco gigante e leopardato sulla testa.
Era il 1985 e le nostre mamme devono aver pensato che quello era il momento migliore per metterci al mondo.
E non avevano tutti i torti.
Sono reduce dalla divertentissima -e a tratti commovente- cena dei coscritti. Dei nati, appunto, nel 1985 che, come per il vino, doveva essere davvero una buona annata.
Ho vistoggente che non vedevo da un terzo della nostra stessa vita e ho riabbracciato amici che hanno fatto della mia infanzia e della mia adolescenza un tempo sereno e spensierato.
Qualcuna è mamma, qualcuno ha fatto carriera. Qualcuno è cambiato e qualcuno è rimasto uguale, più o meno peloso.
Una festa riuscitissima è organizzata nel dettaglio da chi si è fatto un culocosì per radunare tutti. L'atmosfera era quella che si viene a creare solo se il gruppo è affiatato e se gli elementi che lo compongono non hanno mai smesso di volersi bene.
Ma bando alle smancerie: era il 1985 quando le nostre mamme ancora non immaginavano quanto i loro cuccioli sarebbero stati in grado di consumare al banco di un bar!
Era il 1985. E, inevitabilmente, anche allora, ogni sette giorni era lunedì.
Era altresì il 1985 e, precisamente il 30 novembre, quando Donatella ha pensato bene di mettere al mondo il mio passatore di swiffer preferito. Auguri e basta. Perché io e te schifiamo le melensaggini.
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