Sono essenzialmente tre, i motivi per cui ha senso tornare a casa dopo un weekend all'estero:
1) il bidè;
2) il gatto;
3) i piumini separati.
Il bidè. E niente. Neanche a Praga si usa. Nonostante sia una città meravigliosa, crocevia di culture che convivono e stili architettonici che armonicamente si intrecciano, il bidè non c'è. L'albergo cinque stelle, nel quale abbiamo alloggiato grazie a Secret Escapes che per una volta ci ha fatti sentire meno povery, aveva una Jacuzzi sul roof-top con vista aperta sulla città intera. Ma non il bidè. (Sempre se non consideriamo la Jacuzzi un grande lavaculo con colonmassaggio.)
E mi è mancato.
Mi è mancato come il gatto. Presenza silenziosa ma affettuosa della quotidianità che con un prrrh si fa meno noiosa. E il fatto che si sia gettato a capofitto nel cesso, non appena abbiamo varcato la soglia, mi fa pensare che anche noi siamo mancati a lui. Se non altro per l'acquetta fresca nella ciotola.
In quanto a quotidianità, mi è mancato il Mio Piumino Singolo.
Pur condividendo lo stesso materasso, io e Giorgio, ci guardiamo bene dal tenere separate le coperte. Il motivo è semplice: Tutankamon, ben avviluppato tra le coltri, immobile e perfettamente coperto, non può dividere il lenzuolo con un branzino ancora vivo gettato sulle braci.
Quindi, in barba alla carineria di incontrare il piede caldo del partner sotto le coperte (conato), noi dormiamo rigorosamente ciascuno con il proprio piumino. Così possiamo anche scegliere il grado di calore che ci è più congeniale.
Invece, sempre nell'albergo di cui sopra, pur avvolto con un candito copriletto di pregiato cotone e lino, c'era il piumino matrimoniale. E mai la separazione fu tanto vicina.
Il rientro dai viaggi, per me, è come il lunedì. Così come bisogna sempre trovare la forza per affrontarlo, così bisogna trovare dei buoni motivi per tornare, altrimenti, se uino ci pensa bene, si smartella i maroni.
Quindi, ad esempio, Praga è bellissima.
Ma il mio personale piumino Daunex grado 4 lo è di più.
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