domenica 6 maggio 2018

Lunedì Vuitton

Mi accingo a raggiungere a piedi il luogo dove lavoro, con il mio zainetto della Eastpack all’interno del quale c’è un piccolo pasto a base di verdure di stagione e quartirolo. Le verdure che costavano meno e il formaggio che era in offerta.
Vado a piedi, tanto fa bene, no? Così risparmio sul biglietto del bus.
Sono in ristrettezza economica perché, dopo aver venduto un rene alla mala, ho fatto una pazzia.
Mercoledì è il mio compleanno e mi hanno rinnovato il contratto. E per noi ricercatori le due cose si somigliano. Giacché mi appresto a scalare il calvario dei 33 anni, ho pensato di meritarmi moltissimo un regalo importante, un regalo che agogno da sempre: una Borsa.
Ma una borsa seria.
Una borsa vera.
Una di quelle che sono amiche tue pessempre.
Non è ancora arrivata perché alcuni piccoli sguatteri la stanno cucendo a mano presso Parigi e, dopo averla accuratamente confezionata, me la faranno recapitare da un altro servo della gleba al mio domicilio.
Sono felice come una bambina ricca. Non vedo l’ora che arrivi.
Che lunedì merda è ancora questo, con lo zainetto della Eastpack sulle spalle.

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