Sono una vergogna per l’emancipazione femminile.
Siamo andati a pranzo da cari amici di Udine con i quali il tempo trascorre così velocemente che s’è fatta sera. Siccome i ragazzi hanno consumato qualche calice di vino buono e siamo personcine molto responsabili, ho -eccezionalmente- guidato io.
Purtroppo, sulla strada del ritorno, poiché la pioggia non bastava, ci siamo imbattuti in una nebbia fittissima, di quelle dove non vedi neanche le righe per terra. Tanto che, ad un certo punto, ho liberato tutta la bionditudine che c’è in me, ho messo quattro frecce, ho accostato e ho pianto un po’.
Giorgio ha cercato inutilmente di infondermi coraggio e, affinché io imparassi ad affrontare simili avversità, mi ha lasciata al posto di guida, piano piano, fino a casa.
Mi ha detto “con tutti i lunedì che hai affrontato nella vita, non sarà mica un po’ di nebbia a fermarti!”
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