domenica 31 agosto 2014

Lunedigiuno

È quasi lunedì e l'attuale - desolante - situazione atmosferica che imperversa fuori dalla finestra rispecchia pienamente il mio stato d'animo.
Tuoni e lampi accompagnano la stesura del mio editoriale ed io mi immagino già a rinnovare l'abbonamento mensile del bus sotto la pioggia di quest'uggioso primo giorno di settembre.
Autunno: si apre ufficialmente la stagione dei maroni, quelli che si rompono facilmente.
Come se non bastasse, sono patologicamente affamata.
La mia eterna lotta contro i lardominali, infatti, è stata interrotta dalla magnificenza di una cena tra amici: sabato sera, nell'entusiasmo di un giorno libero concessomi dal mio amatodiato dietologo (colui che tutto può), ho aiutato il CarloCracco de noi artri ad imbandire una tavolata di sublimi leccornie di cui, senza remora alcuna, ho goduto appieno.
Però, come sosteneva quel portasfiga di Leopardi - mentre tutti intorno si toccavano le pudenda - a troppa gioia segue sempre un periodo di ima tristezza.
Così, ora, mentre il mio stomaco implora ed inneggia al sapore, la cosina più sfiziosa che posso introdurre nel mio corpo è la bustina di fibre vegetali dal fasullo gusto aranciato che mi protegge dall'incubo annoso della costipazione.
Affamata, inumidita, scoglionata, guardo a questo lunedìmmerda come ad una carbonara senza uova e senza pancetta: incredula, delusa, inorridita.
Ho fame.
Piove.
È lunedì.
Lavoro.
Non so aggiungere nient'altro che possa essere pubblicato sul blog di una signorina per bene.

Nessun commento:

Posta un commento