domenica 14 settembre 2014

Lunedìmmerda ambo le mani

Sarà perché devo ancora digerire i peperoni alla griglia, sarà perché mi è balenato in testa di guardare una ventina di minuti della finale di Miss Italia, ma il lunedì adesso mi appare decisamente più ostico del solito.

Nonostante io abbia -finalmente- recuperato l'utilizzo di entrambe le mani, mi sveglio con il cuoricione gonfio di tristezza per la settimana che mi si prospetta e per l'estrema lontananza del prossimo weekend.

Mi guardo allo specchio e c'ho i capelli tutti petati, come quelli novelli che ultimamente sfoggia, tronfio come un tacchino, Sandro Mayer. 

Sono andata a letto evidentemente troppo tardi. 

È che ieri, proprio come mi accadeva i primi anni di università quando la vita era più facile esipotevanomangiareanchelefragole, ho dormito fino all'una del pomeriggio. 

Adesso mi trovo nella situazione in cui, se la sera prima ci si sentiva dei leoni, ...

Cerco di essere positiva e osservo la mia mano sinistra che si muove agile sulla tastiera, più magrolina e cagionevole dell'altra, ma così agognata e bisognosa che continuo a riempirla di bacini.

La osservo orgogliosa comporre sulla pagina bianca lamentele lagnose riguardanti l'inizio di un'altra settimana.

La osservo orgogliosa aiutare la mano destra nell'atto di scrivere: che maroni che ne abbiam di questo lunedìmmerda!

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