Come il pepe rosa con le alici marinate.
Come il rosso con il viola, secondo Prada.
Come un fiore su un orecchio.
Come l'ombelico con la sua lanugine.
Così stanno bene insieme gli amici che sabato sono convolati a nozze.
E ci ho messo pure la mia firma su tutta questa compatibilità.
Come la panna sulle fragole.
Come le pettoline tra le dita dei piedi.
Come la ciambella con il suo buco.
Come il mio moroso con il Cif con candeggina.
Amore. Ma amore amore. Quello vero.
Ed io, lì con loro, a dire "sì, porca vacca!", testimone di un'unione inscindibile come il pane con il burro.
Come il sabato con la domenica.
Come il tentativo di rimorchiare con la pubblicazione di immagini di gattini pucciosi sul profilo di Facebook.
Come i saldi quando prendi paga.
Come il confetto con la sua mandorla.
E di confetti, sabato, ce n'erano a sufficienza perché potessi fare scorte caloriche per il mio prossimo letargo.
Ma, mentre il fisico ha già avvertito il primo freddo penetrare, il congelamento del mio cuoricione al fiordifragola è stato ritardato. Spazzato via il cinismo e gli schifi che solitamente le romanticherie mi suscitano, ho sbrodolato innanzi a questa coppietta di pinguini reali nella stagione degli amori.
Perfetti come un moscerino su una banana cheèlìcheva, auguro loro una vita facile da affrontare insieme, una gioia dietro l'altra, un'allegria infinita.
Li ringrazio per il privilegio di aver potuto vidimare personalmente questo connubio tra latte e miele e per avermi dato la possibilità di assaporare il potere di far piangere mezza chiesa con una dedica tuttamia.
Li ringrazio perché oggi, anche se è lunedì - il loro primo lunedì da mogliemarito - il mondo mi sembra un posto migliore.
Ale e Fil, voi state bene insieme come "lunedì" con "mmerda".
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