domenica 6 aprile 2014

luned-in-due

Buongiorno deliziosi lunedìmmerdini miei!
Buongiorno bagolette d'amore!
Vi starete domandando il perché di tutto questo travolgente (?) buon umore.
Be', fuori imperversa una primavera di quelle che piacciono a me.
Di quelle che ti fanno domandare se sia la tua ascella quella che sta mettendo a dura prova tutti quelli che lavorano nella stessa stanza.
Di quelle che ti fanno perennemente colare moccio dal naso, nonostante i pelini che rivestono le nari cerchino di combattere l'ingresso di antigeni e prevenire la serie di barriti da elefantino indiano che ne conseguono.
Di quelle che nonsocosamettermi.
E, nonostante tutto ciò, una primavera di quelle che adoro.
Sudo dalla gioia! Grondo di contentezza!
La primavera è una stagione bellissima.
La primavera è la stagione degli amori.
E, giusto sabato, ne abbiamo celebrato uno.
Ah, i matrimoni! Occasioni create appositamente per fare del sano e giudizioso people-watching, per far cantare agli amici sbronzi brani pop-romantici-sbrodoloni, per permettere alle nonne di ignorare gli annosi problemini di diabete e ingerire una quantità di cibo che neanche un maschio adolescente (true story), per dare un'occasione alle amiche di dilapidare lo stipendio in qualcosa di nuovo da mettersi (!!!), per portarsi a casa il centrotavola e, approfittando della confusione, parecchi souvenirs...
Colgo l'occasione per rinnovare le mie sentite felicitazioni a Silvia e Stefano, che affrontano oggi il loro primo lunedìmmerda da moglie e marito.
Avrei voluto dedicare loro un'ode dal tipico metro oraziano fuso con imperante petrarchismo, di quelle che ogni tanto vi propongo e che vengono dritte dal mio cuoricino, ma tratterrò la stupidèra per quando saranno di ritorno dal viaggio di nozze.
Però, intanto, li abbraccio forteforte, anche se sono un po' sudatina, e auguro loro ogni bene.

Affrontare il lunedì in due è meglio.
Mal comune, mezzo gaudio.



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