Ei fu. Siccome immobile,
un altro lunedìmmerda.
Lo so, mami. Lo so che non ti piacciono i compleanni e che le festicciole commemorative ti fanno venire estesi eritemi contro i quali il tuo amato Flubason nulla può.
(La mia mamma ha una riserva di corticosteroide dermatologico per le sue manine sante con la quale potrebbe salvare l'Europa intera nel caso improbabile di un'epidemia di peste bubbonica come quella del 1628...).
Lo so. Lo so che vai fiera della tua età perchè Miguel Bosè e Gerry Scotti sono tuoi coscritti (...).
So anche che ho aperto il blog di oggi con l'ennesima esclamazione fecale e che, nonostante l'illustre citazione, la nonna se la prenderà anche un po' con te per il mio modo di fare non certo da educanda.
Io so. Io saprei come farti ridere, anche se il compleanno non ti piace. Basterebbe inserire nel discorso una qualsiasi parola derivata dal sostantivo latino pĕdĭtum (fisiol.), che tu trovi sorprendentemente esilarante, ma finirei per discorrere sempre delle stesse cose e dovrei dare ragione alla nonna.
In effetti, avrei potuto utilizzare questo veicolo di informazioni per farti gli auguri in pompa magna e scatenare la commozione del mio piccolo pubblico di lunedìmmerdini scrivendo le tante belle cose che penso di te.
Ma lo so. Tu sei un po' orsetto, come me.
Allora facciamo che gli auguri veri te li faccio in privato e che qui diciamo a tutti che hai compiuto trentacinque anni, ok?
Ah. Solo una cosa volevo farti sapere in tal sede.
Lo sapevo. Lo sospettavo.
Sarà che papà è nato il giorno di Natale, nel pieno delle vacanze dicembrine, ma anche tu ci hai messo del tuo: ho sfogliato Google Calendar all'indietro (ci ho messo pochissimo, eh!) e ho potuto constatare che sei nata di sabato e che, sì, anche tu, quindi, sei venuta al mondo giusta in tempo per goderti il weekend!
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