domenica 25 maggio 2014

Canederli di mallunedì

Non so cosa mi stia trattenendo dal montare il mobile dell'IKEA ancora racchiuso nel suo scatolone all'ingresso.
Sarà che sono riversa sul divano con il computer sulla panza mentre saltello da un canale all'altro per ascoltare i gheissimi consigli di Enzo Miccio (in tight rosa Schiapparelli) e per cercare di capire se Maria De Filippi, in barba alla menopausa, indossi o meno la mutanda sotto quel tubino bianco (Enzo Miccio non le porta di sicuro).
Sono cotta. Se mi buttassi sul pavimento supina dovrei agitare gli arti e dondolarmi sulle chiappe, come un tartarugone, per cercare di girarmi e rialzarmi.
Sono cotta: weekendone impegnativo.
Venerdì, infatti, abbiamo finalmente inaugurato la nuova casetta e, in due, abbiamo praticamente allestito un catering. Giorgio, il Carlo Cracco de Altura, ha spadellato come un forsennato tutto il pomeriggio, preparando ogni sorta di invitante e gustoso manicaretto in grado di saziare le belve. Serata ottimamente riuscita comprensiva di lamentele della vicina. La stessa vicina che alle due del mattino, un giorno sì e l'altro anche, cerca -inutilmente- di convincere i suoi figli Satana, Mefisto e Belzebù (più un tutt'altro che adorabile cucciolo di cane) ad andare a dormire e le cui rimostranze, quindi, non ci sono sembrate considerevoli. Colgo l'occasione per ringraziare nuovamente i partecipanti alla cena del Rotary che si è tenuta nel nostro palazzo reale.
Poi, sabato mattina, sono balzata (...) giù dal letto al primo suono della sveglia (...) per far sparire ogni traccia del passaggio di trenta persone e per ritrasformare il trogolo in splendente residenza: finalmente, anche i miei genitori sono venuti a farci visita. Dopo gli istanti di visibilio per il nuovo nido, papà si è goduto il nostro divano e un po' di fresco (vi siete accorti che è esplosa l'estate in un batter d'occhio? Io me ne accorgo subito perchè si forma una fastidiosa irritazione nel punto in cui le mie coscETTE si sfregano tra loro...) mentre la mamma svaligiava con me i negozi del centro. Dalla serie "entriamo solo a dare un'occhiatina...".
Oggi, invece, abbiamo ikeato tutti assieme. Perchè ikeare non basta mai. Perchè certe cose quando si è là appaiono indispensabili. Perchè è solo l'occhio vigile di una mamma che si rende conto di cosa ti sia davvero d'estrema necessità, come per la casa così per te stessa...come quella maglietta blu di Zara che siamo dovute (!!) tornare indietro a prendere perchè micasipotevalasciarlalì.
Mamma e papà sono già ripartiti (perchè domani è immensamente lunedìmmerda) ed io, come sempre, ho quel canederlo di malinconia in gola da ciaociao.
Quello stesso canederlo di malinconia che accompagna la domenica sera e che l'indomani, di lunedì, lievita fino a diventare un pandoro di tristezza...

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